Minimali e massimali retributivi e contributivi per il 2024



Forniti i valori necessari al calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti alle gestioni private e pubbliche (INPS, circolare 25 gennaio 2024, n. 21).


L’INPS ha comunicato, per il 2024, i valori del minimale di retribuzione giornaliera, del massimale annuo della base contributiva e pensionabile, del limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi, nonché gli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti alle gestioni private e pubbliche.


Per la generalità dei lavoratori dipendenti, la circolare in commento, considerato che, nel 2023, la variazione percentuale ai fini della perequazione automatica delle pensioni, calcolata dall’ISTAT, è stata pari al 5,4%, rende noto nell’Allegato n. 1 (tabelle A e B) i limiti di retribuzione giornaliera rivalutati, a valere dal periodo di paga in corso al 1° gennaio 2024. Tali limiti, devono essere ragguagliati a 56,87 euro (9,5% dell’importo del trattamento minimo mensile di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti in vigore al 1° gennaio 2024, pari a 598,61 euro mensili), se di importo inferiore.










Anno 2024 Euro
Trattamento minimo mensile di pensione a carico del FPLD 598,61
Minimale di retribuzione giornaliera (9,5%) 56,87

Di seguito alcune delle categorie di lavoratori riportate nella circolare in questione.


Minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali 


Tenuto conto della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT, il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere è pari, per l’anno 2024, a 31,60 euro.


Tale limite minimo di retribuzione giornaliera al quale fare riferimento ai fini contributivi è il medesimo anche per quanto attiene agli equipaggi delle navi da pesca. In questo caso, l’operatività di questo minimale non esclude, comunque, l’applicazione dei minimali di retribuzione, di cui alle tabelle A e B allegate al D.L. n. 402/1981, qualora questi risultino superiori al valore sopra specificato per le retribuzioni convenzionali.


Anche per i lavoratori a domicilio, in applicazione dell’articolo 22 della Legge n. 160/1975, il limite minimo di retribuzione giornaliera varia in relazione all’aumento dell’indice medio del costo della vita calcolato dall’ISTAT. Per l’anno 2024, tenuto conto della variazione del predetto indice Istat, il limite minimo di retribuzione giornaliera per i lavoratori in oggetto è quindi pari a 31,60 euro: limite che deve essere, comunque, ragguagliato a 56,87 euro.


Infine, per i soci delle cooperative della piccola pesca, il cui imponibile contributivo è il salario convenzionale mensile calcolato sulla base di 25 giornate fisse al mese, rivalutato annualmente a norma dell’articolo 22, comma 1 della Legge n. 160/1975, l’INPS fa presente che, per l’anno 2024, la retribuzione convenzionale è fissata in 790 euro mensili (31,60 x 25 giorni).


Rivalutazione dell’indennità di maternità obbligatoria


L’importo dell’indennità di maternità obbligatoria a carico del bilancio dello Stato, sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai calcolato dall’ISTAT, è pari, per l’anno 2024, a 2.488,14 euro.


L’importo dell’indennità di maternità fino al raggiungimento del predetto importo deve essere riportato dai datori di lavoro che utilizzano la sezione “PosContributiva” del flusso Uniemens, a livello individuale, nell’elemento <Denuncia Individuale>, <DatiRetributivi>, <Maternità>, <MatACredito>, <IndMat1Fascia>. La parte eccedente deve essere riportata nell’elemento <IndMat2Fascia>.